martedì 28 luglio 2009

I Padroni del Mondo: I ROTHSCHILD - Post 3

Nell'ambito della ricerca delle verita' della storia, puo' risultare conveniente sapere chi, in realta', governa questo mondo. E' tempo di mettere da parte le favole che ci vengono raccontate tutti i giorni dai giornali, dalle televisioni e dai libri di scuola e di rivolgere la nostra attenzione a chi veramente prende le decisioni su come debba andare l'economia, la societa' e la politica.
Una cosa giusta appresa dai piu' semplici libri di scuola e' che, da quando esiste l'uomo, il nostro mondo e' sempre stata dominato da una ristretta cerchia di potenti (imperatori, dittatori, re, dogi, signorotti vari, etc.) che detenevano e/o controllavano le ricchezze di una certa area geografica. Questi erano in grado di manipolare gli eventi a proprio piacimento, di scatenare guerre, di imporre tasse e cosi' via mentre il restante 99% della popolazione doveva subire in silenzio ogni sopruso e andare a morire in guerra da qualche parte, possibilmente senza lamentarsi troppo. Questo lo sappiamo tutti. Quello che invece molti ignorano e' che la situazione, oggi, e' esattamente la stessa. Negli ultimi 250 anni si e' assistito ad una graduale ascesa delle repubbliche democratiche per dare al cittadino una parvenza di liberta' che invero e' molto limitata. Ci si accorse infatti che il vecchio trucco del re che, dichiarando guerra a chicchessia, ordinava al popolo di andarsi a immolare in nome del sovrano illuminato e di dio non funzionava piu'. Dopo secoli di ignoranza il popolo cominciava a pretendere qualcosa in piu' di un tozzo di pane raffermo. I sovrani della terra (i vari re e regine europei) decisero quindi di ritirarsi in buon ordine lasciando una parvenza di potere ai parlamenti "eletti dal popolo" ma continuando a manipolare lo stato e le istituzioni da dietro le quinte. Certo, qualcuno si mise di traverso (reali di Francia e di Russia, per esempio) e quando cio' accadde l'elite nobile e le massoneria fece in modo di organizzargli una bella rivoluzione sotto casa (altro che movimento del popolo!). Tenete conto che i reali d'Europa sono tutti imparentati tra di loro e hanno tutti lo stesso obiettivo; se qualcuno non ci sta ne paga le conseguenze. Chi crede che la regina Elisabetta II d'Inghilterra o la regina Beatrice d'Olanda siano solo simpatiche comparse istituzionali legate alla tradizione ma senza potere sbaglia di molto. I sovrani d'Europa sono ancora le persone piu' ricche del mondo e i ricchi, come si e' visto in passato, posseggono il vero potere; secondo il libro Soldi di Robert e Backes (ed. Nuovi Mondi Media, 2006) i reali di Lussemburgo sono in assoluto i piu' ricchi. In questo contesto, parliamo della meta' del XVIII secolo, si inseriscono alcune famiglie che, pur non essendo legate alla nobilta' europea, si affacciano nel panorama imprenditoriale e finanziario. Queste, tramite unioni di tipo segreto ad indirizzo massonico con le varie monarchie, entrano nell'elite che gestisce il vero potere politico ed economico delle nazioni. Una di queste famiglie e' quella dei Rothschild.


Gli inizi

Il capostipite della famiglia si chiamava Mayer Amschel Bauer, un piccolo bancario di Francoforte che assumera' in seguito il cognome Rothschild (in tedesco, scudo-rosso, emblema di famiglia). Dopo essersi messo in mostra per le sue capacita' gestionali alla banca Oppenheimer di Amburgo, intorno al 1770, Bauer entra al servizio di Guglielmo IX, langravio di Hesse-Cassel, uno dei principati piu' ricchi d'Europa. A seguito delle invasioni napoleoniche, Guglielmo diede mandato ai Rothschild di nascondere il suo immenso patrimonio dalle grinfie delle armate francesi. Nathan Rothschild, figlio di Mayer, ne approfitto' per fondare una banca in Inghilterra attraverso la quale riusci' a produrre introiti enormi. Infatti, Nathan era riuscito nell'intento di concordare un vantaggioso prestito al re inglese per finanziare la battaglia del duca di Wellington contro Napoleone; al contempo, l'altro figlio Jacob, dopo avere fondato un ramo della banca Rothschild a Parigi, riusci' a fare altrettanto con i francesi. Risultato: i Rothschild avevano finanziato entrambe le parti di una guerra ottenendo lauti guadagni. Una startegia che si ripetera' ancora fino ad oggi.

Nathan Rothschild e la battaglia di Waterloo.
L'episodio della battaglia di Waterloo mette in mostra tutta l'abilita' speculativa di questa famiglia. Il 18 giugno 1815 tutto e' pronto per lo scontro decisivo; oltre alle due fazioni anche Nathan Rotschild e' presente alla battaglia. Alla fine dello scontro, quando e' chiaro che gli inglesi hanno prevalso sui francesi, Nathan lascia il campo di battaglia e si precipita a Londra come un fulmine portando per primo la notizia che Napoleone aveva... vinto! Per rendere la cosa credibile, comincia a vendere azioni sul mercato borsistico a prezzo bassissimo provocando il crollo della borsa e spargendo dunque il panico presso industriali e finanzieri i quali, a loro volta, vendettero le loro azioni per un tozzo di pane. Intanto, alcuni agenti dei Rothschild provvedevano a comprare queste azioni, scese a prezzi bassissimi. Quando la notizia vera della vittoria degli inglesi giunse alla city, alcuni giorni dopo, ritorno' l'ottimismo sui mercati e il valore delle azioni si impenno' nuovamente facendo diventare i Rothschild la famiglia piu' potente d'Inghilterra. La manipolazione ad arte di una notizia si era rivelata particolarmente fruttuosa tanto che i Rothschild diventeranno in seguito i proprietari di parecchie agenzie di stampa, tra cui la Reuters e la Wolff.


Banche centrali

La N.M. Rothschild era dunque diventata in poco tempo una delle banche piu' ricche del mondo; il passo successivo era quello di esercitare il controllo sulle banche nazionali (banche centrali). Bisogna infatti sapere che le cosiddette banche nazionali (Banca d'Italia, Banca d'Inghilterra, etc.) non sono mai appartenute allo stato ma ad un gruppo di privati. Questi hanno la concessione (ottenuta tramite corruzione e manipolazione dei governanti) a stampare denaro per conto dello stato in cui si trovano. Per esempio, la Banca d'Inghilterra stampa le sterline per conto del Regno Unito, la Federal Reserve stampa i dollari per gli USA e cosi' via. La convenienza per le banche, in questo tipo di operazione, e' che i soldi che stampano li prestano (non vendono) allo stato al valore che hanno piu' gli interessi (per esempio, una banconota da 100 euro viene prestata allo stato che, dopo un anno, deve restituire piu' un interesse, diciamo del 5% = 105 euro). Ecco come si crea il debito pubblico; di fatto lo stato non sara' in grado di restituire tutto il debito e si limitera' a restituire solo gli interessi che, sommati a ulteriori prestiti, aumenteranno ogni anno a dismisura. La differenza fra il valore nominale (100 euro, ad esempio) e il valore effettivo di una banconota (il costo di inchiostro e carta) si chiama signoraggio. Quindi, piu' uno stato chiede soldi alle banche piu' si indebita e questo avviene ancora di piu' se lo stato viene travolto da spese eccezionali come guerre, calamita' naturali, etc. E' ovvio che per le banche una guerra e' l'affare speculativo per eccellenza ed ecco perche' i Rothschild oltre ad essere inseriti in tutte le banche del mondo hanno anche emissari e agenti o comunque associati vari insospettabili nei governi di tutto il mondo. Creare guerre per poi poterle finanziare e guadagnare sia sulla vendita delle armi che sulla successiva ricostruzione dei territori distrutti: ecco il piu' grande meccanismo di generazione di potere e ricchezza. Il tutto a spese del cittadino che si ritrova a pagare sempre piu' tasse, la maggiorparte delle quali va in tasca ai banchieri quale interesse sul debito pubblico. I governi sono quindi fantocci nelle mani di gruppi bancari come i Rothscild perche' sono proprio loro che producono (stampano) i soldi. Mayer Amschel Rotschild disse: "Datemi l'opportunita' di stampare il denaro di una nazione e posso fregarmene di chi fa le leggi".


Opposizioni

E' stato sempre cosi'? No, durante gli ultimi 200 anni si sono verificati sussulti di equita' e patriottismo, specialmente in USA, per cui lo stato cercava di togliere alle banche la concessione di stampare denaro per affidarla allo stato stesso. In effetti, uno stato che si stampa i soldi da solo non li deve restituire a nessuno; questa semplice operazione annullerebbe il debito pubblico. Una prospettiva non certo invitante per le banche. Nel 1791, dopo varie discussioni animate da Alexander Hamilton (emissario dei Rothschild e al contempo ministro del tesoro), viene affidata alla First Bank of USA (una banca controllata dai Rotschild) una commissione per stampare dollari per 20 anni. Nel 1811, dopo aver contratto una enorme quantita' di debiti proprio con questa banca, Thomas Jefferson e Andrew Jackson convincono il Congresso a non rinnovare la licenza alla First Bank. Nathan Rothschild non la prende bene e intima al Congresso di rinnovare la licenza per altri 20 anni se non vogliono ritrovarsi in mezzo a una guerra. Il Congresso rifiuta e dopo qualche mese Inghilterra e USA si ritrovano in un conflitto che durera' tre anni con piu' di 5000 morti. La guerra serve ad indebolire gli USA e a costringerli a chiedere prestiti ma l'unica banca che puo' farlo e' quella dei Rothschild che concede i prestiti a fronte del rinnovo della licenza di stampa. Nasce cosi' The Second Bank of USA con una licenza per 20 anni. Ma nel 1833 il Presidente USA Andrew Jackson revoca la licenza e ripone il controllo dell'emissione di denaro nelle mani dello stato. Per tutta risposta, i Rothschild decidono di esigere tutti i prestiti concessi alle imprese private e di ritirare denaro liquido dalla circolazione provocando una recessione e quindi una crisi finanziaria. Il 30 gennaio 1835 Richard Lawrence tenta di uccidere Jackson dopo un funerale, ma fallisce. Il coinvolgimento dei Rothschild nell'attentato non viene provato ma al processo Lawrence viene giudicato pazzo e quindi non condannabile! Nel 1841 il Presidente John Tyler continua nella politica di rinnovamento finanziario tenendo i Rothschild e qualsiasi idea di banca centrale fuori dalla porta. A questo punto i Rotschild si attivano, con l'aiuto della massoneria, per organizzare una guerra civile fra sudisti e nordisti. Allo scoppio della guerra il Presidente Lincoln e' costretto a ricorrere ad enormi prestiti per far fronte alle spese. Gli viene in aiuto la New York Bank (la piu' antica degli USA e di proprieta' dei Rothschild) che gli propone un prestito con interesse del 36%! Lincoln e' costretto ad accettare ma per evitare un tracollo finanziario decide di emettere i "greenbacks", dollari prodotti dallo stato senza interessi. Qualche mese dopo, Lincoln viene assassinato da John Wilkes Booth. Sara' stata una coincidenza ma dopo l'assassinio i greenbacks furono ritirati dalla circolazione. Nel 1881 il Presidente James Garfield ha solo il tempo di accusare l'elite dei banchieri come responsabili della crisi finanziaria e della recessione prima di essere assassinato appena 100 giorni dopo la sua elezione. Nel 1913, finalmente i Rotschild convincono il Presidente Woodrow Wilson ad emanare il decreto per la costituzione della Federal Reserve, la nuova banca centrale americana. I banchieri hanno finalmente la possibilita' di emettere dollari in quantita' da prestare allo stato e si mettono subito al lavoro per convincere Wilson a entrare in guerra; nel 1917, infatti, gli USA entrano nel primo conflitto mondiale. Da qui in poi, gli USA saranno sempre in guerra con qualcuno, alimentando il debito pubblico verso cifre astronomiche. Il 4 giugno 1963 il Presidente Kennedy emana l'Ordine Esecutivo n. 11100 che sancisce il ritorno immediato al governo del potere di emissione di denaro togliendolo alla Federal Reserve. Tutto tornera' alla normalita' il 22 novembre dello stesso anno, a Dallas. L'Ordine Esecutivo n.11100 e' ancora in vigore ma nessuno finora ha osato applicarlo.


Conclusione

Sopra abbiamo visto solo alcuni esempi dell'influenza che una famiglia potente come i Rothschild puo' esercitare sui governi "liberi ed eletti dal popolo". Nel mondo esistono solo cinque paesi le cui banche non sono ancora controllate dai Rothschild: Iran, Corea del Nord, Sudan, Cuba e Libia. Fino al 2003 erano sei; c'era anche l'Iraq.

mercoledì 15 luglio 2009

Lo strano caso della Fusione Fredda e del Rapporto 41 - Post 2

Nel 1989, due scienziati dell'Universita dello Utah, Stanley Pons e Martin Fleischmann, comunicarono al mondo una scoperta sensazionale: la fusione fredda. I due accademici avevano trovato il modo di riprodurre il fenomeno della fusione nucleare in laboratorio con un'apparecchiatura da 500 mila lire. Questo avrebbe consentito di produrre energia pulita in maniera illimitata e senza inquinamento. Dopo i clamori iniziali, la comunita' scientifica e i media si scagliarono contro i due scienziati additandoli come cialtroni, stregoni, pazzi. La loro scoperta non poteva essere vera e dunque si doveva trattare di una frode. Scienziati eliminati dal novero dei ricercatori, carriere stroncate e fine della fusione fredda.
Anche questa, come quelle che tratteremo in questo blog, e' una brutta storia di invidie, interessi politico-economici e di soldi, molti soldi. Vediamo di capirci qualcosa partendo dall'inizio.

Un po' di fisica
Negli ultimi duecento anni l'evoluzione industriale del nostro pianeta ha richiesto sempre piu' l'utilizzo di fonti energetiche; le maggiori sono sempre state il carbone, il petrolio e il gas naturale. Nel secolo scorso, gli studi sugli elementi radioattivi hanno aperto la strada a varie applicazioni tra cui quella militare (bombe atomiche) e sociale (centrali nucleari), fornendo una valida alternativa ai combustibili fossili che danneggiano l'ambiente. Il processo fisico usato nelle centrali nucleari e' quello della fissione nucleare (un atomo che si spezza in 2 o piu' parti liberando energia); molto semplicemente, l'energia prodotta da alcune sostanze radioattive (uranio, etc.) viene convogliata appositamente e sfruttata per la produzione di elettricita'. Sfortunatamente, quando queste sostanze perdono la loro "carica" non sono piu' utili e devono essere smaltite; questo comporta gravi problemi ambientali perche' nonostante queste non siano piu' utili per le centrali nucleari restano comunque radioattive per moltissimi anni. Si penso' allora di produrre energia utilizzando invece la fusione nucleare, un processo in cui gli atomi si uniscono rilasciando energia. Questo tipo di reazione non porterebbe alla produzione di scorie nucleari ma e' molto difficile da ottenere. Infatti, questo tipo di reazione richiede temperature e pressioni elevate dello stesso tipo che si hanno nel sole! Come si fa a creare sulla terra condizioni simili? Si costrusicono mega laboratori sotterranei, come il CERN in Svizzera o quello sotto il Gran Sasso, dove si cerca di ricostruire l'ambiente ideale (cioe' alte temperature, da cui il nome fusione calda) per riprodurre la fusione di 2 atomi, in genere idrogeno, e quindi il conseguente rilascio di energia. Ci provano da 50 anni ma ancora le centinaia di scienziati (con tutti i milioni di dollari utilizzati) che vi lavorano non sono riusciti a produrre risultati apprezzabili. Ad un certo punto, Pons e Fleischmann dichiarano invece di essere riusciti ad unire 2 atomi di idrogeno, formandone uno di elio, e a produrre una certa quantita' di energia in laboratorio con un'attrezzatura da pochi soldi e a temperatura ambiente (da cui il nome fusione fredda). Purtroppo, quando i due scienziati fanno l'annuncio non sono ancora in grado di spiegare tutti i dettagli dell'esperimento; questo fa si che, invece di chiedere ulteriore chiarezza per quella che poteva essere la scoperta del secolo, la comunita' scientifica emargini i due ricercatori come fossero ciarlatani.

L'Italia protagonista
Comunque, una notizia cosi' interessante non poteva passare inosservata. Alcuni scienziati un po' piu' "a mente aperta" pensano che valga la pena investigare questo fenomeno un po' piu' a fondo. Questi scienziati appaiono un po' ovunque nel mondo ma e' proprio in Italia che si forma un centro di eccellenza per la ricerca sulla fusione fredda grazie a ricercatori come Giuliano Preparata e Emilio Del Giudice e ai loro collaboratori. Nel corso degli anni vengono effettuati numerosi esperimenti; il team di italiani riesce a migliorare anche quelle parti in cui Pons e Fleishmann avevano avuto delle difficolta'. Insomma, incredibile ma vero: pare sia possibile riprodurre la fusione nucleare in laboratorio a temperatura ambiente con pochi soldi. Sembra talmente vero e fattibile che persino alcuni amatori come Renzo Mondaini riescono a riprodurre l'esperimento a casa propria! Del caso si occupa anche la trasmissione "Report" in una puntata del 1997. Nel 1999, il noto scienziato Carlo Rubbia diventa direttore dell'ENEA e promuove un progetto di ricerca ufficiale per far luce sul mistero della fusione fredda. Il laboratorio di Frascati si mette al lavoro per tre anni giungendo a delle conclusioni di eccezionale portata: il lavoro viene presentato come "Rapporto 41". I fisici Del Giudice, Deninno e Frattolillo inviano il rapporto a Rubbia ma dopo qualche entusiasmo iniziale la ricerca finisce nel dimenticatoio; nessuna rivista scientifica si preoccupa di pubblicarla, Rubbia diventa irreperibile e tutto cade nel nulla, senza una spiegazione. Dello sconcertante caso si occupa anche una bella inchiesta di Rainews24.

Conclusione
Ci sono due fattori che devono far riflettere. Primo, il lavoro degli scienziati che si occupano di fusione fredda viene regolarmente ignorato, dileggiato e accantonato. Secondo, e' noto che nonostante l'operazione di facciata "la fusione fredda non esiste e chi se ne occupa e' un cazzone" esistono molte industrie multinazionali che segretamente si occupano di studiare il fenomeno piuttosto alacremente. Al 2000, infatti erano stati depositati ben 228 brevetti su studi relativi alla fusione fredda da compgnie quali Toyota, Mitsubishi, Canon, Hoepfl, Eneco e universita' varie. E' ovvio che la faccenda ha dei risvolti notevoli dal punto di vista economico e politico. Un sistema energetico basato sui principi della fusione fredda sarebbe devastante per le grandi compagnie petrolifere e per tutto l'indotto; inoltre, il fatto che privatamente si eseguano studi ed esperimenti mentre pubblicamente non si da' un euro ai ricercatori rafforza l'idea che la lobby degli scienziati coinvolti nella fusione "calda" sia molto potente e non sia per niente propensa a perdere i lauti finanziamenti ne' tanto meno il loro prestigio professionale di guru della ricerca nucleare. Tutto cio' richiede ovviamente grandi connivenze fra politici, scienziati e banche. Finche' si continuera' a ragionare e ad agire in questo modo non si andra' da nessuna parte; quando la conoscenza e il potere restano sempre nelle mani di una elite di pochi l'umanita' fara' passi da gigante solo se programmati, possibilmente in tempi di guerra, e ad orologeria.
Giuseppe

-Per saperne di piu': oltre ai video sopra linkati vi consiglio Roberto Germano, Fusione Fredda, Moderna storia di inquisizione e d'alchimia, Bibliopolis, 2000.

mercoledì 8 luglio 2009

Il mistero dei soldi comparsi - Post 1

Boom e recessioni
Come avvengono i boom economici e le recessioni o credit crunch? A sentire i media (asserviti al potere) sembra che questi eventi siano accadimenti ineluttabili dovuti a circostanze piu' o meno oscure e imprevedibili, all'andamento dei mercati, all'altalena delle borse, etc. Insomma, sono come i terremoti o gli uragani: avvengono e basta. Sta poi ai vari governi prendere delle misure per arginare i cataclismi finanziari (nel caso delle recessioni) o eseguire un piano concreto di investimenti e sviluppo (nel caso di una ripresa economica). Questo e' quello che piu' o meno sappiamo e che ci propinano: falso, ovviamente! I periodi ciclici di crescita e benessere economico e di stagnazione o recessione sono decisi dalle banche. Sono le banche che decidono il bello e cattivo tempo sulla finanza globale perche' sono loro che decidono la quantita' di denaro in circolazione. Ricordatevi che le banche sono raramente in concorrenza fra di loro; esse appartengono tutte ad un'elite di poche persone che non perdono tanto tempo a mettersi d'accordo sul da farsi. Il meccanismo e' diabolico e semplice al tempo stesso. Funziona cosi': in certi periodi il denaro in circolazione e' in gran quantita' e allora la gente spende di piu', le industrie producono di piu' perche vendono di piu' e si creano posti di lavoro - si innesta un circuito virtuoso grazie anche al fatto che i tassi di interessi vengono tenuti bassi. E' in questo periodo che la gente puo' indebitarsi maggiormente; compra un automobile piu' grande, va in vacanza in Australia, ha piu' possibilita' di ottenere un mutuo per la casa, etc. Insomma, ci si indebita perche' tanto in famiglia si lavora in due e con la carta di credito ce la si puo' fare. Dopo qualche anno arriva la fregatura. Le banche cominciano ad alzare i tassi di interessi, un punto alla volta fino a che diventa sempre piu' difficile e meno conveniente fare prestiti o investimenti, come conseguenza il denaro in circolazione comincia a diminuire, non si concedono piu' prestiti, si reclama la restituzione di denaro dalle piccole-medio aziende, etc. Risultato: alcune fabbriche chiudono, licenziamenti, meno soldi per pagare i debiti - si innesta un circuito economico catastrofico. Ad avvantaggiarsene sono sempre le banche perche' si impossesseranno della Mercedes che adesso non puoi pagare piu' (ma di cui magari avevi gia' pagato 3/4 delle rate!) o della tua casa. L'avvicendarsi di boom e recessioni e' creato apposta dalle banche per impossessarsi delle vostre ricchezze. Tenete conto che la banca non stampa mai i soldi necessari per restituire la cifra prestata piu' l'interesse. La conseguenza di cio' e' che qualcuno rimarra' necessariamente con il cerino in mano e sara' costretto a fallire. Per una spiegazione di questo sistema consiglio la visione di un video tratto dal film spagnolo El Concursante.

Soldi dal nulla
Ma come si fa a creare soldi dal nulla? Pensate che non sia possibile? Pensate che io sia pazzo? E' importante capire che per le banche l'intero sistema economico-finanziario e' un affarone senza possibilita' di perdite. Questo e' possibile grazie ad un meccanismo curioso, chiamato "riserva frazionaria", che consente alle banche di prestare soldi che non hanno! Per un comune cittadino sarebbe impossibile prestare qualcosa che non si possiede (forse anche illegale) ma per le banche e' possibilissimo. Comunemente, si ritiene che le banche prestino i soldi che altri correntisti hanno depositato presso di loro ma non e' cosi'. In realta' le banche possono prestare fino a 50 volte le riserve di liquidita' che posseggono realmente. La "riserva frazionaria e' la percentuale dei depositi bancari che per legge la banca è tenuta a detenere sotto forma di contanti o di attività facilmente liquidabili" (wikipedia). Questa percentuale e' del 2% ed e' stata stabilita dalla Banca Centrale Europea nel 2003 (negli altri paesi si hanno percentuali variabili, per esempio 0% in UK e 10% in USA). Questo significa che se una banca europea ha nelle sue casse 100 euro essa e' costretta a tenere solo 2 euro in contanti nelle casse, il che significa che puo' prestare i rimanenti 98 euro. Un artificio matematico quindi consente alla banca di accreditare del denaro in quantità superiori ai depositi che ha. Il calcolo ed il ragionamento sono complessi e li trovate spiegati su wikipedia e altri siti. Vi basti sapere che questo e' il meccanismo che consente alle banche di creare denaro dal... nulla. Se una banca vi presta 200.000 euro per comprare una casa voi non andate in banca con la valigia a ritirare i verdoni ma vi viene dato un assegno o, meglio ancora, la cifra viene trasferita da un computer ad un altro. Quando voi fate il versamento alla persona che vi ha venduto la casa questa poi li depositera' in un'altra banca e cosi' via. Di fatto si spostano solo cifre sullo schermo di un computer e nulla piu'. A parte i 200.000 euro dovrete anche restituire gli interessi, diciamo il 5%. La banca pero' da voi prendera' soldi veri e se non riuscirete a pagare la banca si prendera' la vostra casa, il vostro negozio o la vostra auto, etc. che sono verissimi.

I soldi scomparsi
I soldi contanti in banca servono solo per le operazione basiche di ordinaria amministrazione, per quei clienti che vanno al bancomat a ritirare soldi contanti, per chi ritira lo stipendio o la pensione, etc. Qualcuno si domandera': ma che succede allora se tutti i correntisti di una banca vanno a ritirare i soldi? Succede esattamente quello che e' successo tante volte nella storia di alcune banche piu' sfortunate e non asservite al sistema centrale e cioe' falliscono (o ci vanno molto vicino). Se alcuni media fanno uscire ad arte la notizia che una certa banca (per esempio la Northern Rock) sta per fallire, i correntisti, presi dal panico, faranno la fila agli sportelli per ritirare tutti i loro soldi, cosa che la banca non sara' in grado di soddisfare. Conseguenza: fallimento della banca, nazionalizzazione o acquisizione da parte di una banca piu' grossa per un tozzo di pane. I correntisti, in genere, non corrono pericoli di perdere tutti i propri soldi (come avveniva in passato) ma sicuramente vanno incontro a congelamenti dei propri conti, ritardi, e seccature varie e anche qualche perdita economica. Ecco perche' quando voi cercate di estinguere un conto in banca questa cerca di convincervi a non farlo. Perche' sui 5.000 euro che avete in banca come risparmi di una vita la banca puo' prestarne fino a 5.000 x 50 = 250.000 euro!

Conclusione
C'e' qualcosa che si puo' fare per difendersi da un sistema del genere? Evitare di indebitarsi se non e' strettamente necessario. Purtroppo l'erogazione a pioggia di carte di credito legata ad una pubblicita' martellante spinge le persone ad acquisti sempre piu' incontrollati di cose di cui forse non hanno neanche bisogno. Bisogna tornare alla vecchia regola del "se non ho i soldi non posso permettermelo". Ma allora uno che deve fare, una vita francescana? No, io penso che sia giusto rischiare ad indebitarsi per comprare una casa ma che lo sia meno per pagarsi 2 settimane di vacanze in Brasile o per un televisore superpiatto o una macchina piu' grande. Comunque la si pensi la cosa migliore da fare e' cercare di rimanere indipendenti ed evitare di fare prestiti per soddisfare bisogni futili o effimeri. Ricordate che il debito, anche se vestito con giacca e cravatta, e' schiavitu'.

giovedì 2 luglio 2009

Benvenuti - Post 0

Ho deciso di aprire un blog, qui dalla mia camera imbottita, in cui si possa discutere di idee riguardanti principalmente alcuni argomenti di cui si sa poco o nulla: scienza, religione, economia e storia.
Gia' sento le voci: "Ma come ti permetti, io sono laureata in storia bizantina!" oppure "Io ho visto tutte le puntate di Superquark!". Ma nonostante io senta delle voci vorrei ribadire il titolo del blog e cioe' che non sono pazzo.
Perche', ordunque, se ne sa poco o nulla? Che i laureati, gli studiosi, i dotti o gli esperti delle varie discipline non si offendano e leggano oltre. I molti anni passati a studiare, a raccogliere informazioni e a insegnare mi hanno convinto che quello che ci viene passata per cultura o educazione e' soltanto una fitta cortina fumogena ricca di poche cose vere e di molte cose false o distorte. Mi sono accorto che lo scopo principale dell'educazione scolastica e' quello di indottrinare le persone fin da piccole con dettami, leggi, regolamenti e modelli di comportamento; le materie scolastiche forniscono solo la patina della conoscenza, il resto, il substrato, rimane in fondo sconosciuto ai piu'. Qui non si parla ovviamente di fatti, eventi o scoperte scientifiche che sono in un archivio segretissimo di qualche sub-ente governativo deviato; qui si parla di fatti provati e documentati e disponibili a tutti attraverso i libri o siti intenet specializzati ma che per qualche motivo vengono tenuti lontano dalla conoscenza di massa. Studiando la storia, ci si rende conto come questa sia una successione di guerre con protagonisti piu' o meno pazzoidi o criminali megalomani cui magari abbiamo anche dedicato vie o scuole. Non si spende mai un momento per raccontare gli orrori veri della guerra e si presenta il tutto con la stessa flemma con cui si leggono i risultati della serie A. Non si va mai in profondita' e si accetta che un tizio di nome Princip assassina un monarca a Sarajevo e per questo scoppia una guerra che vede la morte di milioni di persone e non ci si pone domande. Si accetta come fatto e basta. Si accetta che si passi per incompetente e cialtrone chiunque presenti una cura alternativa contro il cancro che non si basi su radioterapia o chirurgia. Forse qualcuno ricordera' il caso Di Bella, un medico che riusciva a curare alcuni malati con terapie alternative e che fu trattato dai media a reti unificate alla stregua di uno stregone indiano. Ma siamo proprio sicuri che dietro non ci sia nient'altro?
Lo scopo dell'indottrinamento scolastico e' dunque quello di insegnare al cittadino ad accettare le "spiegazioni e le versioni" del sistema acriticamente e senza fare troppe domande perche' ipse dixit: se e' scritto sul giornale sara' vero, se lo dice il TG1 sara' vero... Se quindi ti raccontano che Saddam ha le armi di distruzione di massa tu lo accetti e non ti poni domande; se ti dicono che un aereo entra in un palazzo e lo fa crollare tu lo accetti e non ti poni domande; se ti dicono che il granito delle tombe egizie puo' essere modellato da attrezzi di ferro e bronzo (!) tu lo accetti e non ti poni domande.
Quando ti poni certe domande allora rischi di passare per paranoico, complottista o pazzo.
E qui allora parleremo e approfondiremo quegli argomenti che per varie ragioni vengono messi a tacere o accantonati. Proveremo a capire le vere cause delle guerre, delle recessioni economiche, delle omissioni in campo scientifico e di complotti. Non sono il primo a creare un blog del genere, so che in giro ce ne sono tanti. Anzi vi invito a visitarli - vedete i links a lato. Io attingero' principalmente da materiale video e letterario in inglese con la speranza di fornire ai lettori una visione piu' chiara degli eventi che accadono.
Postate pure tutti i commenti che volete, cerchero' di rispondere a tutti se avete domande.
Giuseppe