sabato 27 febbraio 2010

Luoghi inquietanti: l'aeroporto di Denver - Post 7

Nel mondo dominato dall'Elite del potere, oltre alle guerre, alle manipolazioni politico-economiche e a complotti vari piu' o meno segreti, un posto di rilievo e' occupato dal simbolismo occulto. Si tratta di messaggi in codice che certi personaggi potenti appartenenti alla casta dominante diffondono pubblicamente usando semplici oggetti (per esempio rose rosse o garofani bianchi sulla scena di un delitto), monumenti, nomi di vie, statue, canzoni, dipinti, chiese, etc. e il cui significato puo' essere compreso solo dagli iniziati. Un esempio di questo tipo di messaggi si e' visto nei libri di Dan Brown (Codice Da Vinci, etc.).

Messaggi alla luce del sole
Come detto, questi "messaggi" sono pubblici nel senso che sono sotto gli occhi di tutti ma la maggiorparte della gente non riesce a comprenderne il reale significato. Un tipico messaggio "criptato" che tutti piu' o meno hanno avuto modo di vedere a scuola (ignorandone pero' il vero motivo) e' la famosa mano di Napoleone nascosta dentro la giubba. A memoria d'uomo credo di avere sentito spiegazioni del tipo: "veniva dipinto cosi' perche' soffriva di ulcera", "perche' aveva la mano deformata" o "una moda dell'epoca". In realta', non e' solo Napoleone ad essere stato dipinto in questo modo; esisitono, infatti, molti dipinti di uomini illustri ritratti con la mano nascosta. Sotto ne vediamo alcuni:


















Sono nell'ordine: Mozart, Stalin, Napoleone, Marx, Washington, La Fayette, Solomon Rothschild, Simon Bolivar, Luigi XVI. Bene, ma perche' la mano nascosta avrebbe un significato speciale? Secondo i rituali della massoneria (e i personaggi di cui sopra erano tutti massoni), la mano nascosta, accanto al cuore, ha il significato di comunicare cio' che si e'; infatti, la mano rappresenta quello che facciamo (le nostre azioni) mentre il cuore rappresenta come la pensiamo (il nostro animo, forze e debolezze). In particolare, il messaggio potrebbe essere esplicitato come "quello che siamo e' quello che facciamo". La mano nascosta serve quindi a fare sapere agli altri iniziati che l'individuo ritratto fa parte della massoneria e che le sue azioni sono ispirate dal credo della societa segreta di appartenenza. Inoltre, la mano nascosta e' anche una metafora del potente che agisce nell'ombra e la cui identita' e decisioni rimangono, appunto, nascoste agli occhi del pubblico. Per saperne di piu' su questo argomento vi rimando al sito The Vigilant Citizen: the hidden hand.
Tutto cio' non ha molto a che fare con l'aeroporto di Denver, di cui parleremo fra poco, ma serve a dare un'idea del fatto che la realta' in cui viviamo ci presenta a volte delle cose che veicolano significati occulti. Sapere il loro significato recondito ci aiuterebbe a capire meglio il mondo in cui viviamo.

Denver, Colorado, U.S.A.
Chi viaggia molto ha avuto forse modo di notare le diverse architetture e arredi degli aeroporti; o forse no, dato che in genere si va di fretta e non si osserva granche' a parte i duty free e il tabellone delle partenze. Normalmente non vi e' molto altro da notare ma l'aeroporto di Denver fa eccezione per la presenza di alcuni elementi particolarmente inquietanti. Questi, come vedremo, non sono un'accozzaglia di artefatti di dubbio gusto (come la celebre cassata gigante dell'aeroporto di Palermo) ma dei messaggi tipici del simbolismo occulto e che si rifanno alla filosofia e al credo della Elite del potere. Diamo un'occhiata e cerchiamo di capire. Cominciamo dall'inizio: all'entrata dell'aeroporto si trova un piazzale con una scultura che da' un "appropriato" benvenuto ai visitatori. La scultura e' il Mustang di Luis Jimenez, un cavallo dalle sembianze sinistre e dagli occhi luciferini che sembra uscito fuori dall'Apocalisse di S. Giovanni. All'iniziale stupore degli abitanti e dei viaggiatori segui' un certo scetticismo e poi malumore e paura tanto che una petizione fu inoltrata dai cittadini di Denver (che lo hanno soprannominato, appunto, "Cavallo dell'Apocalisse") per farlo rimuovere ma i vertici della citta' hanno detto che non se ne parla prima del 2013 (clicca qui per vedere l'articolo sul Wall Street Journal). Se si aggiunge anche che il suo autore e' morto in circostanze misteriose, schiacciato da una parte della stessa scultura si capisce come il monumento venga percepito come maledetto.

Una volta entrati nell'enorme struttura (una delle piu' grandi del mondo) si viene accolti da varie sculture e murales; la piu' inquietante di tutti e' il trittico di Leo Tanguma. I titoli di queste composizioni sono abbastanza rassicuranti: "Pace e armonia con la natura" e "Bambini del mondo che sognano la pace" (2 parti). Peccato che questi non corrispondono alle figure rappresentate.



















Nel primo dipinto si notano tre bare (allegria!) con altrettante persone di origine diversa: sulla sinistra vediamo una donna di etnia nera, al centro una donna dalle fattezze indiane d'America e sulla destra una bambina bionda (stirpe europea?) con indosso una rosa rossa (simbolo, fra le altre cose, dell'Inghilterra), un trifoglio (simbolo irlandese) presumibilmente una bibbia e una stella di David. Le tre persone sono circondate da animali forse estinti mentre altri sono conservati in una specie di teca (preservazione di alcune specie?). Saro' pure prevenuto ma queste immagini non mi ispirano proprio pace e armonia; ma andiamo avanti. Nella parte mediana vi sono dei bambini di altre etnie (mi sembrano indiani e cinesi) che piangono i defunti; la ragazza con la maglia celeste reca in braccio una lapide dai connotati Maya (un'allusione al 21 dicembre 2012?). Alle loro spalle, si puo' osservare una foresta e una citta' in fiamme. Che significato puo' avere questo dipinto pieno di riferimenti socio-razziali, di morte e distruzione? E, soprattutto, per quale motivo un quadro cosi' inquietante viene esposto in un luogo pubblico? Che messaggi vuole veicolare, un quadro con un titolo che non ha niente a che fare col suo contenuto? Sembra la profezia di eventi futuri; la scomparsa di alcune etnie e la sopravvivenza di altre. Orrore e distruzione fanno da sfondo ad un possibile conflitto che ha causato la scomparsa di animali e umani (o almeno una sua parte). E' solo una "innocua" ispirazione visionaria dell'artista o c'e' un messaggio occulto (beh, non tanto) per qualcuno? Vediamo ora la seconda pittura.


















Qui, a prima vista, sembra di vedere una scena piu' confortante della precedente. Un vasto gruppo di bambini di varie nazionalita' agghindati finanche con vestiti folkloristici corrono felicemente depositando delle armi avvolte in bandiere opportunamente accoppiate (tipo quelle dei nemici storici Israele e Palestina, India e Pakistan, USA e Russia - difficile da interpretare l'accoppiata UK e Italia) e brandendo striscioni con la scritta "pace" in varie lingue. Ad un piu' attento esame si nota che i bambini rendono le loro armi ad un bambino in veste bavarese, quindi tedesco, intento a forgiare una scimitarra gigante. In basso, si nota un guerriero spezzato con due colombe simbolo della pace, il tutto ornato con un pacifico arcobaleno.
Lo stesso arcobaleno continua pero' su un quadro successivo, ingrigendosi, in cui il guerriero sembra rinato; un guerriero con fatteze orribili che sembra indossare un uniforme simil-nazista con una maschera antigas, forse per difendersi dallo stesso gas che uccide i bambini nella parte rimanente del quadro. In evidenza, i genitori che piangono la loro morte. In basso, la riproduzione di una lettera che era stata scritta da una bambina che mori' ad Auschwitz (anche li' si moriva avvelenati dal gas).

Insomma, c'e' di che rallegrarsi! Il messaggio sembra faccia il paio con i dettami del cosiddetto New World Order (nuovo ordine mondiale), una dottrina politico-sociale da perseguirsi tramite la soppressione di un terzo dell'umanita' (notare che nel primo dipinto ci sono in tutto nove persone di cui tre morti = un terzo) per mezzo di armi bio-chimiche e l'eliminazione di tutte le religioni. Il fine ultimo sembra la formazione di un unico governo mondiale, con una sola religione e una moneta unica per tutti. Cliccate qui se volete saperne di piu'. Sul pavimento antistante l'ultimo quadro descritto si trova il disegno di una carriola che sembra trasportare lingotti con le sigle "Au Ag", simboli chimici dell'oro e dell'argento - metalli preziosi e di grande significato per le massonerie; i piu' attenti hanno interpretato queste sigle come l'abbreviazione di Australian Antigen anche se non si capisce come questo possa creare distruzione e morte. Forse, piu' semplicemente, l'autore ci vuole dire che quando ci sara' la catastrofe profetizzata nel quadro i soldi non varrano piu' nulla e si tornera' a considerare il patrimonio in metalli preziosi.

Altre stranezze
A parte le sculture infernali (fra le altre cose, vi sono anche dei gargoyles - mostruose creature alate che adornano le cattedrali gotiche - che fuoriescono da una valigia!) e i murales apocalittici vi sono altri elementi piuttosto misteriosi che hanno spinto i malati di complottismo ad occuparsi di Denver Airport.
1) la dimensione dell'aeroporto che si estende per un'area enorme di cui solo una piccola parte viene usata effettivamente mentre il resto rimane inspiegabilmente inutilizzato.
2) durante la costruzione vennero innalzati cinque edifici da 3-4 piani ma questi, dopo qualche tempo, vennero giudicati inservibili come uffici, etc. e vennero quindi ...seppelliti! Invece di abbatterli si preferi' spendere ancora piu' soldi per nascondere queste palazzine all'interno di dolci collinette attorno all'aeroporto. Speriamo che questa idea non venga agli speculatori nostrani...
3) l'installazione di circa 8000 chilometri di fibre ottiche nelle strutture interne, un uso talmente spropositato considerando che la larghezza degli USA da costa a costa e' di 5000 Km.
4) la costruzione di un sistema di gallerie enormi nel sottosuolo dell'aeroporto
5) l'acquisto di proprieta' nei dintorni dell'aeroporto da parte di sovrani e ricconi vari.
I punti sovra esposti non hanno mai trovato una spiegazione plausibile ne' tanto meno ufficiale. I complottisti, che ovviamente non credono alle smentite di facciata, affermano che a Denver possa essere in allestimento una sorta di grande rifugio per la Elite del potere per difendersi da una possibile catastrofe naturale (o meno: tipo invasione aliena, etc.) oppure che si cerchi di costruire un enorme campo di concentramento dagli scopi imprecisati. Prove? Ovviamente nessuna ma noi complottisti da qualche parte dobbiamo pur cominciare. Sul sito ufficiale dell'aeroporto vengono anche menzionate in un video queste teorie complottistiche facendole passare per ridicole ma, allo stesso tempo, senza dare una spiegazione logica su tutti questi misteri.

Conclusione
Insomma, fra messaggi occulti e stranezze inspiegabili ci si raccapezza poco. Si e' voluto davvero lanciare un segnale che presagisce eventi catastrofici oppure si tratta solamente di una messinscena per realizzare solo uno scherzo un po' macabro? Se e' vero quello che diceva Confucio e cioe' "che né le parole né le leggi governano il mondo ma i simboli", allora il messaggio potrebbe raggiungerci per via subliminale senza neanche il bisogno di essere esperti in riti massonici. Di sicuro c'e' che qualcuno una firma su tutto cio' l'ha lasciata; nella Grand Hall dell'aeroporto si trova infatti una specia di lapide con meridiana futurista contenente una capsula del tempo da aprirsi nel 2094 dove si legge chiaramente che e' gentilmente offerta dalla massoneria (con tanto di simbolo squadra e compasso) per conto della New World Airport Commission, Commissione Aeroportuale per un Nuovo Mondo. Proprio un pensiero carino, peccato che la suddetta commissione non e' mai esistita.


Per saperne di piu':
I murales dell'aeroporto di Denver dal blog di Santaruina (italiano)
Sito dell'aeroporto di Denver (inglese)
Il blog di Commendatori sui collegamenti fra i murales, le sculture e la bibbia (inglese)
Documentario su You Tube (inglese)

domenica 8 novembre 2009

Il mistero del COP15 - Post 6

Dal 7 al 18 dicembre, a Copenhagen, si terra' un lungo vertice (COP15) fra 192 paesi del mondo con piu' di 15.000 delegati e svariate ore di colloqui fra le parti in causa. Scopo del vertice e' il riesame degli accordi sulla protezione dell'ambiente che furono presi a Kyoto nel 1997 e che furono ampiamente disattesi dalle nazioni maggiormente responsabili dell'inquinamento. In particolare, il nodo cruciale sara' quello di trovare un accordo sulla riduzione delle emissioni di CO2 e di altri "gas serra" che provocano il riscaldamento globale. A quanto pare, i grandi della terra hanno appena realizzato che l'atmosfera del nostro pianeta rischia seriamente di imbottirsi di gas inquinanti in quantita' tale da provocare danni irreversibili al nostro ecosistema; ergo, hanno deciso di porre rimedio prima che sia troppo tardi. Si spera che al meeting di Copenhagen le nazioni siano in grado di produrre un accordo che soddisfi tutti sui tagli alle emissioni entro un certo periodo di tempo.

I punti principali
Durante il meeting verranno discussi quattro punti di rilevanza globale. Primo: la realizzazione di un accordo generale vincolante dal punto di vista legale che metta d'accordo tutti e che prevede l'impegno delle nazioni piu' inquinanti ad effettivamente ridurre le loro emissioni. Secondo: l'identificazione di nuovi target per le nazioni piu' industrializzate atte a diminuire le emissioni di CO2. Terzo: l'identificazione di nuovi target per i paesi piu' poveri e in via di sviluppo (Cina e India sono fra questi ma vi si annoverano anche gli emergenti del sud-est asiatico, del sud-america e dell'africa). Quarto: la ricerca di un accordo sul finanziamento da elargire ai paesi poveri per far si che raggiungano i propri obiettivi.

Nessuno nega che, almeno in teoria, questo nuovo trattato ambientale possa essere conveniente per tutti e l'idea che, una volta aderito, bisogna rispettarlo per legge da' piu' garanzie che gli stati piu' inquinanti (USA, Canada, Europa) lo rispettino senza sotterfugi. Ultimamente abbiamo anche sentito illustri e autorevoli politici come Brown e Obama dichiarare che bisogna darsi da fare per stipulare un nuovo accordo ambientale perche' la terra rischia di avvicinarsi all'orlo della catastrofe. Queste dichiarazioni sono state accolte con moderato ottimismo da parte delle associazioni ambientaliste. Le premesse ci sono dunque tutte per il raggiungimento di un accordo multilaterale sulla riduzione delle emissioni di gas industriale.

Dov'e' la fregatura?
Ma allora, cosa c'e' che non va in questo accordo? Quello che non torna e' il quarto punto sopra citato. In relazione alla riuscita del piano di riduzione della CO2 e' neccessario che i paesi meno industrializzati si dotino delle necessarie tecnologie e attrezzature per diminuire le proprie emissioni. Per fare cio', i grandi propongono una generosissima donazione di circa 100 miliardi di euro all'anno a questi paesi. Il 30 ottobre scorso, c'e' stato un Summit Europeo dei capi di governo (quello a cui Berlusconi non ando' per via della scarlattina, sostituito da Frattini) dove si e' deciso che il contributo europeo ai paesi in via di sviluppo sara' fra 22 e 50 miliardi di euro! All'inizio il contributo per nazione sara' volontario, dopo sara' stabilito per legge da un'apposito gruppo di lavoro europeo e, vista la recente approvazione del Trattato di Lisbona, non vi e' dubbio che questa legge arrivera' piuttosto in fretta. Quando lo fara', la decisione sara' esecutiva e vincolante per i paesi membri - questi pagheranno una parte di quei miliardi in proporzione alla propria ricchezza, grandezza territoriale, etc. (la proposta iniziale era una democraticissima divisione "alla romana" dove ogni stato, indipendentemente dai propri mezzi, pagava la stessa quota: questa e' stata bocciata dai paesi piu' poveri della UE proprio durante il Summit).

E allora, cerchiamo di ricapitolare. I paesi poveri sono da secoli martoriati da guerre e fame e da un debito monetario col mondo industrializzato che e' altissimo. Anni e anni di appelli alla riduzione o cancellazione del debito e di un aiuto concreto a questi paesi sono sempre caduti nel vuoto e adesso, improvvisamente, si trovano 100 miliardi di euro in piena recessione per aiutarli a diminuire le loro emissioni al carbone che, immagino, non debbano essere piu' alte di quelle di USA o Europa. Nel frattempo, lo sviluppo di energie rinnovabili nei nostri paesi resta un miraggio; perche' non usare quei finanziamenti per ridurre le nostre emissioni? Ma soprattutto, come mai le grandi nazioni, che se ne sono sempre fregate dell'ambiente perche' l'economia e la produttivita' viene prima di tutto, adesso all'unisono dichiarano grande preoccupazione e partecipazione alle tematiche ambientali? A questo si aggiunge l'accordo che i paesi ricchi, qualora non riescano a ridurre le emissioni (si parla di un affascinante quanto improbabile 25-40%), possano comprare quote di "aria pulita" dalle nazioni che inquinano di meno o per niente. Alcuni punti del trattato, inoltre, garantiscono agli USA un margine di inquinamento piu' ampio, il che significa che le misure saranno meno restrittive.
La fregatura sarebbe completa se solo si venisse a sapere quale sia realmente la causa del riscaldamento globale, l'emissione dei gas da attivita' umane o il normale ciclo orbito-assiale del pianeta. Ci sono molti scienziati che sono piuttosto scettici su come certi dati vengono raccolti e come i risultati vengono presentati. Non mi stupirei se quello che io stesso ho insegnato nelle scuole per otto anni fosse tutto falso...


Una possibile spiegazione
Premettendo che tutto e' ancora in alto mare e che, a quanto pare, un accordo definitivo non si potra' raggiungere a Copenhagen, azzarderei una possibile spiegazione. Nell'ottica della legge del guadagno totale a ogni costo da parte dela solita elite del potere, si e' pensato a questo marchingegno di "aiutini ambientali" per dirottare un quantitativo colossale di soldi dai paesi ricchi alle tasche dei soliti banchieri, finanzieri e corporations varie che, guarda caso offriranno ai paesi in via di sviluppo le loro tecnologie e conoscenze per far si che in quei paesi si costruiscano centrali solari, eoliche, etc. (probabilmente costosissime, obsolete e inutili) in modo che i questi paesi i soldi li vedano solo transitare dalle loro parti senza in realta' usarne nulla. Il Trattato di Lisbona fara' in modo che una volta che l'accordo sara' stipulato nessuno stato europeo potra' sottrarsi al pagamento di una cifra uguale ad una mini-finanziaria. Alcuni commentatori, come l'esperto ambientalista Lord Monckton, pensano che il COP15 sia un "cavallo di troia" che reca in grembo le basi per il lancio di un governo mondiale i cui componenti, non-eletti direttamente dal popolo, prenderanno decisioni non proprio nell'interesse dei cittadini. Ma questi sono solo pensieri impossibili da complottista malato... Non resta che attendere il meeting di Copenhagen e vedere che succede; se gli stati troveranno un accordo finale, allora ci sara' di che divertirsi.

Per saperne di piu' (tutto in inglese, non ho trovato fonti italiane):
-The Guardian - Copenhagen climate change conference 2009
-BBC News - The Copenhagen climate summit
-Video intervista a Lord Monckton

lunedì 28 settembre 2009

Il vero volto di Obama - Post 5

A quasi un anno dall'elezione del Presidente della speranza cerchiamo di capire se le aspettative del popolo americano, e non solo, sono state rispettate o disattese. Vediamo se si puo' andare oltre la cortina fumogena dei sorrisi, delle presentazioni ad effetto, dei gossip inutili, degli "abbronzamenti" e dei proclami gravidi di "yes we can" e cercare di capirci qualcosa. Vedremo che, nonostante le buone intenzioni conclamate, dietro la maschera di Barack Obama si celano alcune circostanze, proposte legislative e uomini che cozzano un po' con quello che dice e propone. Eppure sembra che tutto vada per il verso giusto. In questi giorni, abbiamo visto il Presidente USA battersi tenacemente per l'approvazione della sua riforma sanitaria, una riforma che sembra piu' giusta ed equa di quella attuale; lo abbiamo anche visto coinvolto nel rilancio delle trattative diplomatiche con paesi notoriamente ostili e impegnarsi per approvare riforme per sollevare l'economia e quelle per il miglioramento delle condizioni nel carcere di Guantanamo. Inoltre, dell'ascesa presidenziale di Obama era rimasta impressa la sua capacita' organizzativa di coinvolgere milioni di sostenitori attraverso internet per finanziare la sua campagna elettorale. "Tutti soldi raccolti via internet, non un cent dalle solite lobbies" si era sentito da piu' parti (tra cui anche il celebre blog di Grillo). Ma e' davvero tutto oro quello che luccica?

Wall Street al potere
Uno dei problemi piu' gravi a livello mondiale degli ultimi anni puo' essere identificato nella recessione economica che ha colpito un po' tutti e gli USA in maniera particolare. Come spiegato in un precedente post, le crisi economiche sono generate a piacimento proprio dall'elite dei banchieri in combutta con i guru dell'alta finanza; conseguentemente, la politica economica di uno stato nuovo e moderno avrebbe dovuto cercare di allontanarsi (almeno un po') da quelle entita' asfissianti che ai governi chiedono solo denaro e potere incondizionati. Ci si sarebbe aspettato, da parte di Obama, la creazione di un governo con persone equilibrate, lungimiranti e al di sopra di ogni sospetto che potessero tessere delle relazioni piu' eque con la Federal Reserve (la banca centrale USA che, ricordiamo, come tutte le banche centrali e' privata e non appartiene allo stato). Quando pero' si scorre la lista degli esponenti di governo si capisce come l'attuazione di una politica economica piu' libera, piu' conveniente per i cittadini e piu' restrittiva per le banche possa risultare molto improbabile.
Prima di elencare i piu' importanti collaboratori di Obama e' bene fare una premessa rapida su alcuni gruppi di potere sottoelencati e di cui ci occuperemo in un futuro post. Senza entrare nel dettaglio, e' utile sapere che la Trilaterale, il Comitato per le Relazioni Estere (CFR) e il gruppo Bilderberg sono dei gruppi semi-segreti coordinati da persone ai vertici della elite mondiale (banchieri, regnanti, etc.) e i cui partecipanti comprendono rappresentanti del mondo politico, finanziario, industriale e dell'informazione. Fra i partecipanti fissi troviamo sempre i Rockfeller, i Rothschild, Kissinger, la famiglia Agnelli e i politici piu' influenti dell'area occidentale. Di cosa si parli durante le riunioni di questi gruppi non e' dato sapere ma si suppone che e' in questi happenings che si decide in che direzione deve andare il mondo. Molto spesso, alcuni politici non particolarmente noti al grande pubblico (per esempio Blair e Clinton) hanno preso parte a questi meetings poco prima di diventare presidenti o primi ministri. Detto questo, andiamo a vedere alcune delle persone scelte da Obama per il il suo governo. Timothy F. Geithner: ministro (secretary) del tesoro, ex presidente della New York Federal Reserve e membro della commissione Trilaterale e del gruppo Bilderberg; praticamente tutto il suo entourage viene da wall street. Alan Greenspan, consigliere presidenziale ex presidente della Federal Reserve e membro della commissione Trilaterale, del Comitato per le Relazioni Estere (CFR) e del gruppo Bilderberg. Paul Volker, presidente della Commissione per la ripresa economica membro della commissione Trilaterale, del CFR e del gruppo Bilderberg. Insomma, con dei personaggi cosi' viene difficile credere che l'amministrazione Obama possa realmente andare contro gli interessi delle lobbies bancarie. Per risollevare le sorti dell'economia, il Congresso tempo fa autorizzo' un bailout (aiuto di stato per le banche) di 700 miliardi di dollari. La suddivisione di questi soldi fu decisa ed eseguita dal ministro del tesoro Geithner; una parte ando' subito nelle tasche dei banchieri e dei supermanagers bisognosi del loro meritato bonus, il resto e' sparito nel nulla e nessuno sa dove sia finito! Meno male che Obama ha pensato subito a mettere un freno a tutto questo scempio emanando un ordine esecutivo che stabilisce un tetto invalicabile per gli stipendi e i bonus dei manager. Peccato che l'ordine faccia riferimento al futuro e faccia affidamento su un codice etico e d'onore - in pratica, non c'e' nessuna restrizione legale e non e' prevista alcuna sanzione per i manager che decidessero di non autoridursi lo stipendio.

Dentro e fuori gli USA
Anche per quanto riguarda la politica interna ed estera Obama non si e' fatto mancare niente. Hillary Clinton, segretario di stato e membro del Comitato per le Relazioni Estere e del gruppo Bilderberg; i suoi inviati speciali sono tre persone di tutto riguardo come Richard Holbrooke, sostenitore della guerra in Iraq e della presenza delle famose armi di distruzione di massa, come l'immarcescibile Henry Kissinger (Trilateral, Bilderberg e CFR) un personaggio piuttosto inquietante che e' dietro molti eventi oscuri e nefasti degli ultimi 40 anni di storia americana e mondiale (vanta, tra le altre cose, anche una minaccia di morte ad Aldo Moro pochi anni prima del suo assassinio) e come Richard Haass (Trilateral, Bilderberg e presidente del CFR), uno che ha dichiarato che "gli stati devono abdicare parte della loro sovranita' a favore di un governo mondiale" - in pratica, deve valere il principio che la sovranita' di uno stato non puo' piu' essere usata come scudo per evitare sanzioni da parte di forze armate quali ONU o NATO che decidano di invaderlo per ragioni di "sicurezza" o "umanitarie" e questo principio lo abbiamo visto messo in pratica in Iraq e Afghanistan. E ancora, un governo che si attrezza con programmi nucleari non puo' aspettarsi che la propria sovranita' lo protegga dall' attacco di altre nazioni che vogliono preservare la stabilita' e la sicurezza. Vi viene in mente qualche stato?
In ogni caso, e' bene ricordare che un progressivo indebolimento delle sovranita' nazionali si avra' anche in Europa con l'approvazione definitiva del Trattato di Lisbona. Forse adesso sappiamo anche da dove viene l'idea. Haass aveva anche avuto il ruolo di coordinatore per il "Futuro dell'Afghanistan" nell'amministrazione di G.W. Bush. Diciamo quindi che avere dei guerrafondai travestiti da diplomatici non fa proprio ben sperare. Questa brillante confezione di diplomatici e' sostenuta dal piu' insospettabile dei ministri della difesa: Robert Gates, il quale e' letteralmente transitato dall'amministrazione Bush a quella Obama senza neanche staccarsi dalla poltrona. Va bene, magari sara' cosi' bravo da risultare efficiente sia ai democratici che ai repubblicani; d'altra parte, delle missioni in Medio Oriente se ne e' occupato proprio lui, abbastanza "mirabilmente" finora. Peccato che nel suo curriculum faccia bella mostra un coinvolgimento nello scandalo Iran-Contras quando era vice-presidente della CIA e un processo per avere manipolato ad arte un rapporto dei servizi segreti per fare ricadere sull'URSS la responsabilita' dell'attentato a Papa Giovanni Paolo II. Peccato anche che sieda nel consiglio di amministrazione di un paio di compagnie petrolifere e minerarie creando un potente conflitto di interessi e che sia membro della Trilaterale, del CFR e del Bilderberg. Meglio di cosi'... Per quanto riguarda la guerra in Iraq, invece, la promessa perentoria di ritirare le truppe USA in caso di elezione ha subito degli "aggiustamenti" e adesso si parla di fine del 2010 anche se piccoli gruppi in luoghi strategici (chissa' quali) rimarranno fino al 2011.
Sul fronte interno le cose non vanno meglio. In seguito agli attentati (o autoattentati) dell'11 settembre 2001, l'amministrazione Bush diede il via a una serie di leggi atte a facilitare l'arresto di potenziali terroristi a scapito della liberta' privata di tutti i cittadini americani. Il piu' (tristemente) noto e' il Patriot Act che garantisce alla polizia la possibilita' di intercettare, perquisire, sequestrare beni e arrestare qualsiasi cittadino americano che sia solo anche lontanamente sospettato di appartenere a una cellula terroristica. Questa legge e' stata aspramente criticata come limitante delle liberta' civili del popolo americano dall'ACLU, l'unione per le liberta' civili d'America ed e ' anche uno dei punti esplorati da Michael Moore nel suo film Fahrenheit 911. Questo tipo di legge (Act) non ha valore definitivo ma deve essere costantemente rinnovata, l'attuale scade il 31 dicembre 2009. Il 15 settembre scorso, Obama ha dichiarato che intende rinnovare ulteriormente alcune parti del Patriot Act anche se in campagna elettorale lo aveva definito come un "pezzo di legislazione malriuscito". Una di queste parti inasprisce il trattamento dei prigionieri di guerra detenuti nella prigione afghana di Bagram, impedendo loro il ricorso alla corte suprema statunitense per chiedere giustizia (privilegio invece concesso ai prigionieri di Guantanamo - a proposito, non la dovevano chiudere?). E, nonostante la lodevole iniziativa di rigettare la politica dell'estrazione di informazione tramite torture, viene inoltre riaffermato il principio che un sospettato di terrorismo puo' essere trattenuto in carcere indefinitamente senza processo. Esiste anche una no-fly list, cioe' una lista di persone cui, essendo sospettate di terrorismo, viene rifiutato l'imbarco in aereo. Sembrerebbe una buona cosa destinata a prevenire atti terroristici e dirottamenti; viene pero' difficile accettare il fatto che su questa lista ci siano oltre un milione di cittadini americani! Ecco dov'erano tutti terroristi. E loro che li cercano in Afghanistan...
Ma veniamo ai giovani. Anche per loro Obama propone barlumi di speranza e un ruolo da protagonisti nella ricostruzione e nel progresso della democrazia e della sicurezza. Sfortunatamente non si parla di una educazione migliore e di un rinnovamento delle scuole statali ma di uno dei programmi piu' inquietanti mai ideati. Sul sito www.change.gov, il web ufficiale di Obama all'epoca della corsa alla presidenza, viene spiegato un programma di reclutamento con servizio temporaneo obbligatorio di giovani studenti per far parte della civilian national security force, una sorta di forza di sicurezza interna costituita da civili che rispondono direttamente al presidente degli Stati Uniti. A questa forze possono aggregarsi anche cittadini di qualsiasi eta'; i motivi e i doveri di questa sorta di esercito civile rimangono ancora sconosciuti. Se vi stanno venendo in mente le camicie nere o le ronde padane siete proprio dei sovversivi...

Quali soldi?
Per quanto riguarda la campagna di Barack Obama, ci e' stato spesso ripetuto dai media il fatto che il senatore dell'Illinois aveva preso l'inusuale iniziativa di finanziarsi parzialmente con i contributi dei simpatizzanti depositati attraverso internet. Questo corrisponde al vero ma dei 745 milioni di dollari totali raccolti durante la campagna c'e' una buona fetta di contributi offerti generosamente dalle solite lobbies. Sul sito della Commissione Federale per le Elezioni si possono vedere nome e cognome di tutti i donatori, anche quelli che hanno offerto 10 dollari; si scopre, ad esempio, che il texano James Bosler ha versato addirittura 28.500$. Qui si puo' evincere, ad esempio, come Big Pharma (la lobby delle case farmaceutiche) abbia versato un contributo pari a circa 1.7 milioni $, mentre anche il cartello delle solite banche e degli speculatori finanziari (JP Morgan, Goldman Sachs, Citigroup, etc.) non ha mancato di fare pervenire circa 4.5 milioni $. Questi contributi sono comunque ben poca cosa se paragonati alle donazioni delle corporations che si occupano di comunicazioni, elettronica e armi: 21 milioni $! Vi sembra troppo poco? Meno male che l'associazione degli avvocati ha volontariamente contribuito con circa 37 milioni mentre il record assoluto spetta alla lobby delle assicurazioni mediche con circa 50 milioni di dollari. Tutti soldi spesi bene...

Conclusione
Direi che non ci sono grandi motivi per sentirsi rassicurati se si considerano due cose: da chi Obama ha preso i soldi e lo staff che lo circonda. D'altra parte, in quasi un anno di presidenza grossi cambiamenti epocali non se ne sono visti; in piu', se si aggiunge la recente minaccia all'Iran a reti unificate e col supporto dei partners in crime inglesi, allora mi sa che all'orizzonte non vi e' proprio nulla di buono. Dietro ai titoli, alle leggi e alle intenzioni si nascondono per lo piu' scatole vuote, sapientemente impacchettate con un'abile operazione di maquillage. Speriamo di essere smentiti e di vedere qualcosa di concreto nei mesi a venire. L'unica consolazione e' che qualunque cosa accada nei prossimi tre anni sara' sicuramente nel nome della pace, della stabilita' e della democrazia.

AGGIORNAMENTO DEL 9 OTTOBRE 2009
Obama insignito del premio Nobel per la Pace!
Per uno che bombarda l'Afghanistan da dieci mesi causando centinaia di morti (fra i civili, di solito) un riconoscimento niente male...

Per saperne di piu':
-Alex Jones, The Obama Deception (in inglese)
-John Pilger, Obama is a corporate marketing creation (in inglese)
-Paolo Barnard, Obama? Gioire con prudenza molta
-Paolo Barnard, Obama? Seguite i soldi.


mercoledì 5 agosto 2009

Il mistero delle Scie Chimiche - Post 4

Per uno che insegna chimica questo e' un mistero che va risolto assolutamente. Premetto intanto che tutto quello che scrivero' e' stato preso da alcuni siti inglesi e italiani che si occupano a tempo pieno della vicenda; in rete potete trovare centinaia di foto, video e articoli internazionali che parlano di questo fenomento piuttosto inquietante. Per quanto riguarda il panorama italiano vi segnalo due siti che hanno dedicato molto materiale all'argomento e a cui vi rimando se volete approfondire: il sito dei fratelli Marciano' e il dossier di Corrado Penna. Ognuno sara' poi libero di informarsi ulteriormente e ricercare informazioni a sostegno o no della tesi.
Le scie chimiche (chemtrails, in inglese) sono quelle fasce lunghe e biancastre che si vedono in cielo in corrispondenza del passaggio di un aereo. Comunemente, tutti gli aerei scaricano i prodotti della combustione all'esterno; fra questi vi e' l'acqua che, date le basse temperature che si trovano alle alte quote, riesce a condensarsi per un paio di secondi in corrispondenza della coda del velivolo prima di rievaporare di nuovo. Fin qui tutto normale. Negli ultimi 5-6 anni si e' assistito ad un incremento di questro fenomeno ma con connotati del tutto anomali. Intanto, le scie si manifestano ad altitudini inferiori (2-3000 metri); queste vengono rilasciate da aerei che non hanno nessun contrassegno di distinzione ed inoltre la permanenza nel cielo delle scie non e' piu' di pochi secondi o qualche minuto ma di parecchie ore. E, cosa importante, una scia non appare mai da sola ma sempre accompagnata da un buon numero (alcuni ne hanno contate fino a 15-20) orientate in diverse direzioni e che si allargano col passare dei minuti creando una velatura lattiginosa sul cielo con conseguente oscuramento parziale del sole. Dove abito, in Essex, ne ho viste parecchie.


Si vede solitamente un aereo che produce queste scie e che fa una rotta variabile ad andata e ritorno fino a che le varie scie non si incrociano fra loro formando una rete fumosa.
La gente in genere non fa caso a questi fenomeni e anche se magari dovesse domandarsi cosa fossero la risposta piu' probabile e logica sarebbe: "vabbe' ma saranno le tipiche scie dgli aerei di linea, qui vicino c'e' l'aeroporto di Stansted". Se questo fosse vero, allora le scie dovrebbero manifestarsi nello stesso modo ogni giorno alla stessa ora, visto che le rotte sono sempre le stesse ed il traffico aereo di Stansted e' piu' o meno lo stesso ogni giorno. Invece, queste scie appaiono casualmente senza preavviso, solitamente durante le giornate senza nuvole. Nelle foto sopra, scattate da casa mia il 4 luglio 2009 alle 10 del mattino, si vede come le scie si espandano fino ad occupare una porzione di cielo; col passare delle ore tutta quella sezione verra' sostanzialmente "annebbiata".

Cosa sono, allora?
Assodato che non si tratta di un fenomeno normale dovuto alla condensa degli aerei di linea (e qui vi rimando ai siti sopra citati per dimostrazioni e dettagli) resta da chiedersi che cosa e' allora che fuoriesce da questi aerei. Alcuni istituti, privati cittadini ma anche comuni (in Italia come all'estero) non sono rimasti con le mani in mano e hanno cercato di analizzare queste scie. Confrontando le analisi fatte in diverse parti del mondo si nota che le scie non sono altro che irrorazioni di polveri finissime contenenti metalli pesanti, virus e batteri. Particolarmente elevata e' la presenza di elementi pericolosi per la salute come bario, alluminio e silicio ma sono stati trovati anche torio, arsenico, piombo, mercurio, uranio, zinco, stronzio, rame, selenio, titanio, fosforo, zolfo, calcio, dibromuro di etilene (pesticida messo al bando), cloruro di acelticolina, batteri pseudomonas aeruginosa, batteri pseudomonas fluorescens, batteri serratia marcescens, streptomiceti, funghi, spore, muffe, parassiti nematodi (vermi), globuli di sangue essiccato, sostanze sedative, fibre, polimeri.
Intanto, anche la politica si e' occupata delle scie chimiche presentando numerose interrogazioni parlamentari in tutto il mondo. Strano per quanto possa sembrare anche in Italia c'e' chi ha provato a farsi dare una risposta dal governo circa il significato di questo fenomeno. Per l'Italia, l'on. Ciccanti (UDC) ha piu' volte chiesto invano una risposta durante la passata legislatura mentre ultimamente l'on. Brandolini (PD) e' riuscito ad ottenere dal Ministro della Difesa La Russa solo una risposta poco convincente che essenzialmente ne nega l'esistenza e la pericolosita'; da notare che le iniziative dei singoli parlamentari sono rimaste tali nel senso che non erano supportate dal resto del loro partito.

A cosa servono?
La domanda nasce spontanea. Perche' degli aerei dovrebbero spargere tali sostanze sopra le nostre teste? Vediamo alcune delle ipotesi piu' accreditate, alcune delle quali al confine fra fantascienza, realta' e pazzia.
Manipolazione meteorologica. Da uno studio del CNR si deduce l'esistenza di un piano scientifico atto a modificare e manipolare il tempo atmosferico tramite l'immissione nell'aria di polveri fini e l'interazione delle onde elettromagnetiche. Il tutto servirebbe a far piovere "a comando" ma non solo; si potrebbe anche decidere di annullare le pioggie in determinate aree o addirittura creare trombe d'aria, tifoni e uragani. In gioco entra anche il misterioso sistema militare americano noto come HAARP; questa e' una base militare che si trova in Alaska e che possiede piu' di 200 antenne in grado di generare campi elettromagnetici potentissimi. Anche TG2 Dossier si e' occupato della base e delle sue possibili e inquietanti applicazioni in campo ambientale e militare.
Distruzione delle coltivazioni. Le sostanze rilasciate nell'atmosfera provocherebbero la scomparsa di alcuni insetti tra cui le api (queste ormai stanno scomparendo totalmente in certe zone). La conseguenza di cio' e' una diminuzione drastica del processo di impollinazione naturale delle piante con evidenti danni per le coltivazioni. Per correre ai ripari l'Unione Europea potrebbe convincersi ad adottare sempre piu' gli OGM, gli organismi (vegetali, cereali, etc.) geneticamente modificati. Questo sta gia' succedendo: i dati indicano un aumento dei prezzi di riso, soia e grano nel mondo di circa il 65% e la spiegazione e' nel fatto che la produzione del biennio 2006-2008 e' diminuita a causa del... maltempo! Einstein una volta affermo' che se un giorno le api dovessero scomparire all'uomo resterebbero solo 5 anni di vita. Non preoccupatevi, gli OGM ci salveranno...
Avvelenamento delle popolazioni. Piu' direttamente, queste sostanze sono trascinate giu' dall'acqua piovana e raggiungono facilmente le falde acquifere. Non e' difficile notare adesso che in certe etichette di acqua minerale compaiano alluminio, bario e silicio come "ingredienti". Le stesse sostanze vengono da noi respirate e mangiate. Nelle zone in qui sono presenti le scie chimiche sono stati riscontrati parecchi casi del morbo di Morgellons.
Schermo per ologrammi. La diffusione di particelle metalliche nell'atmosfera favorirebbe la proiezione di gigantesche immagini olografiche. Queste potrebbero essere proiettate da posti invisibili all'uomo, dai satelliti per esempio, allo scopo di spaventare la popolazione con "apparizioni" a sfondo religioso (dei, angeli, etc.) o di tipo extraterrestre (ufo, astronavi, etc.).
Amplificazione delle telecomunicazioni. Certe particelle avrebbero la capacita' di trasferire onde elettromagnetiche molto piu' rapidamente, ottimizzando il sistema di telecomunicazioni fra un continente e un altro.

Conclusione.
Non ci staranno per caso avvelenando? Non ci staranno per caso eliminando? Perche' avere pensieri cosi' truci e oscuri sui nostri governanti (cioe' l'elite dei banchieri), in fondo cosa abbiamo fatto di male? Non possono essere cosi' crudeli da volere mettere in moto un piano cosi' assurdo per spazzare via una parte della popolazione mondiale. Peccato che tutto questo e' gia' successo. La storia (per limitarci solamente al XX secolo) e' piena di azioni congeniate appositamente e studiate a tavolino atte all'eliminazione fisica di una parte degli abitanti di questo pianeta senza un reale motivo apparente. Forse un paio di guerre mondiali non sono abbastanza per averne un'idea? Forse un paio di bombe atomiche non sono sufficienti? E gli avvelenatori di Marghera o di Priolo? L'elite non si fa scrupoli di incrementare i propri guadagni e il proprio potere, figurarsi se per ottenere cio' ci vanno di mezzo qualche milione di persone. Il problema pero' qui e' che l'aria avvelenata la respirano un po' tutti ed e' difficile credere che i membri dell'elite decidano di avvelenarsi da soli. Delle due, una: o le scie servono a qualcos'altro oppure sono solo davvero condensa degli aerei.

martedì 28 luglio 2009

I Padroni del Mondo: I ROTHSCHILD - Post 3

Nell'ambito della ricerca delle verita' della storia, puo' risultare conveniente sapere chi, in realta', governa questo mondo. E' tempo di mettere da parte le favole che ci vengono raccontate tutti i giorni dai giornali, dalle televisioni e dai libri di scuola e di rivolgere la nostra attenzione a chi veramente prende le decisioni su come debba andare l'economia, la societa' e la politica.
Una cosa giusta appresa dai piu' semplici libri di scuola e' che, da quando esiste l'uomo, il nostro mondo e' sempre stata dominato da una ristretta cerchia di potenti (imperatori, dittatori, re, dogi, signorotti vari, etc.) che detenevano e/o controllavano le ricchezze di una certa area geografica. Questi erano in grado di manipolare gli eventi a proprio piacimento, di scatenare guerre, di imporre tasse e cosi' via mentre il restante 99% della popolazione doveva subire in silenzio ogni sopruso e andare a morire in guerra da qualche parte, possibilmente senza lamentarsi troppo. Questo lo sappiamo tutti. Quello che invece molti ignorano e' che la situazione, oggi, e' esattamente la stessa. Negli ultimi 250 anni si e' assistito ad una graduale ascesa delle repubbliche democratiche per dare al cittadino una parvenza di liberta' che invero e' molto limitata. Ci si accorse infatti che il vecchio trucco del re che, dichiarando guerra a chicchessia, ordinava al popolo di andarsi a immolare in nome del sovrano illuminato e di dio non funzionava piu'. Dopo secoli di ignoranza il popolo cominciava a pretendere qualcosa in piu' di un tozzo di pane raffermo. I sovrani della terra (i vari re e regine europei) decisero quindi di ritirarsi in buon ordine lasciando una parvenza di potere ai parlamenti "eletti dal popolo" ma continuando a manipolare lo stato e le istituzioni da dietro le quinte. Certo, qualcuno si mise di traverso (reali di Francia e di Russia, per esempio) e quando cio' accadde l'elite nobile e le massoneria fece in modo di organizzargli una bella rivoluzione sotto casa (altro che movimento del popolo!). Tenete conto che i reali d'Europa sono tutti imparentati tra di loro e hanno tutti lo stesso obiettivo; se qualcuno non ci sta ne paga le conseguenze. Chi crede che la regina Elisabetta II d'Inghilterra o la regina Beatrice d'Olanda siano solo simpatiche comparse istituzionali legate alla tradizione ma senza potere sbaglia di molto. I sovrani d'Europa sono ancora le persone piu' ricche del mondo e i ricchi, come si e' visto in passato, posseggono il vero potere; secondo il libro Soldi di Robert e Backes (ed. Nuovi Mondi Media, 2006) i reali di Lussemburgo sono in assoluto i piu' ricchi. In questo contesto, parliamo della meta' del XVIII secolo, si inseriscono alcune famiglie che, pur non essendo legate alla nobilta' europea, si affacciano nel panorama imprenditoriale e finanziario. Queste, tramite unioni di tipo segreto ad indirizzo massonico con le varie monarchie, entrano nell'elite che gestisce il vero potere politico ed economico delle nazioni. Una di queste famiglie e' quella dei Rothschild.


Gli inizi

Il capostipite della famiglia si chiamava Mayer Amschel Bauer, un piccolo bancario di Francoforte che assumera' in seguito il cognome Rothschild (in tedesco, scudo-rosso, emblema di famiglia). Dopo essersi messo in mostra per le sue capacita' gestionali alla banca Oppenheimer di Amburgo, intorno al 1770, Bauer entra al servizio di Guglielmo IX, langravio di Hesse-Cassel, uno dei principati piu' ricchi d'Europa. A seguito delle invasioni napoleoniche, Guglielmo diede mandato ai Rothschild di nascondere il suo immenso patrimonio dalle grinfie delle armate francesi. Nathan Rothschild, figlio di Mayer, ne approfitto' per fondare una banca in Inghilterra attraverso la quale riusci' a produrre introiti enormi. Infatti, Nathan era riuscito nell'intento di concordare un vantaggioso prestito al re inglese per finanziare la battaglia del duca di Wellington contro Napoleone; al contempo, l'altro figlio Jacob, dopo avere fondato un ramo della banca Rothschild a Parigi, riusci' a fare altrettanto con i francesi. Risultato: i Rothschild avevano finanziato entrambe le parti di una guerra ottenendo lauti guadagni. Una startegia che si ripetera' ancora fino ad oggi.

Nathan Rothschild e la battaglia di Waterloo.
L'episodio della battaglia di Waterloo mette in mostra tutta l'abilita' speculativa di questa famiglia. Il 18 giugno 1815 tutto e' pronto per lo scontro decisivo; oltre alle due fazioni anche Nathan Rotschild e' presente alla battaglia. Alla fine dello scontro, quando e' chiaro che gli inglesi hanno prevalso sui francesi, Nathan lascia il campo di battaglia e si precipita a Londra come un fulmine portando per primo la notizia che Napoleone aveva... vinto! Per rendere la cosa credibile, comincia a vendere azioni sul mercato borsistico a prezzo bassissimo provocando il crollo della borsa e spargendo dunque il panico presso industriali e finanzieri i quali, a loro volta, vendettero le loro azioni per un tozzo di pane. Intanto, alcuni agenti dei Rothschild provvedevano a comprare queste azioni, scese a prezzi bassissimi. Quando la notizia vera della vittoria degli inglesi giunse alla city, alcuni giorni dopo, ritorno' l'ottimismo sui mercati e il valore delle azioni si impenno' nuovamente facendo diventare i Rothschild la famiglia piu' potente d'Inghilterra. La manipolazione ad arte di una notizia si era rivelata particolarmente fruttuosa tanto che i Rothschild diventeranno in seguito i proprietari di parecchie agenzie di stampa, tra cui la Reuters e la Wolff.


Banche centrali

La N.M. Rothschild era dunque diventata in poco tempo una delle banche piu' ricche del mondo; il passo successivo era quello di esercitare il controllo sulle banche nazionali (banche centrali). Bisogna infatti sapere che le cosiddette banche nazionali (Banca d'Italia, Banca d'Inghilterra, etc.) non sono mai appartenute allo stato ma ad un gruppo di privati. Questi hanno la concessione (ottenuta tramite corruzione e manipolazione dei governanti) a stampare denaro per conto dello stato in cui si trovano. Per esempio, la Banca d'Inghilterra stampa le sterline per conto del Regno Unito, la Federal Reserve stampa i dollari per gli USA e cosi' via. La convenienza per le banche, in questo tipo di operazione, e' che i soldi che stampano li prestano (non vendono) allo stato al valore che hanno piu' gli interessi (per esempio, una banconota da 100 euro viene prestata allo stato che, dopo un anno, deve restituire piu' un interesse, diciamo del 5% = 105 euro). Ecco come si crea il debito pubblico; di fatto lo stato non sara' in grado di restituire tutto il debito e si limitera' a restituire solo gli interessi che, sommati a ulteriori prestiti, aumenteranno ogni anno a dismisura. La differenza fra il valore nominale (100 euro, ad esempio) e il valore effettivo di una banconota (il costo di inchiostro e carta) si chiama signoraggio. Quindi, piu' uno stato chiede soldi alle banche piu' si indebita e questo avviene ancora di piu' se lo stato viene travolto da spese eccezionali come guerre, calamita' naturali, etc. E' ovvio che per le banche una guerra e' l'affare speculativo per eccellenza ed ecco perche' i Rothschild oltre ad essere inseriti in tutte le banche del mondo hanno anche emissari e agenti o comunque associati vari insospettabili nei governi di tutto il mondo. Creare guerre per poi poterle finanziare e guadagnare sia sulla vendita delle armi che sulla successiva ricostruzione dei territori distrutti: ecco il piu' grande meccanismo di generazione di potere e ricchezza. Il tutto a spese del cittadino che si ritrova a pagare sempre piu' tasse, la maggiorparte delle quali va in tasca ai banchieri quale interesse sul debito pubblico. I governi sono quindi fantocci nelle mani di gruppi bancari come i Rothscild perche' sono proprio loro che producono (stampano) i soldi. Mayer Amschel Rotschild disse: "Datemi l'opportunita' di stampare il denaro di una nazione e posso fregarmene di chi fa le leggi".


Opposizioni

E' stato sempre cosi'? No, durante gli ultimi 200 anni si sono verificati sussulti di equita' e patriottismo, specialmente in USA, per cui lo stato cercava di togliere alle banche la concessione di stampare denaro per affidarla allo stato stesso. In effetti, uno stato che si stampa i soldi da solo non li deve restituire a nessuno; questa semplice operazione annullerebbe il debito pubblico. Una prospettiva non certo invitante per le banche. Nel 1791, dopo varie discussioni animate da Alexander Hamilton (emissario dei Rothschild e al contempo ministro del tesoro), viene affidata alla First Bank of USA (una banca controllata dai Rotschild) una commissione per stampare dollari per 20 anni. Nel 1811, dopo aver contratto una enorme quantita' di debiti proprio con questa banca, Thomas Jefferson e Andrew Jackson convincono il Congresso a non rinnovare la licenza alla First Bank. Nathan Rothschild non la prende bene e intima al Congresso di rinnovare la licenza per altri 20 anni se non vogliono ritrovarsi in mezzo a una guerra. Il Congresso rifiuta e dopo qualche mese Inghilterra e USA si ritrovano in un conflitto che durera' tre anni con piu' di 5000 morti. La guerra serve ad indebolire gli USA e a costringerli a chiedere prestiti ma l'unica banca che puo' farlo e' quella dei Rothschild che concede i prestiti a fronte del rinnovo della licenza di stampa. Nasce cosi' The Second Bank of USA con una licenza per 20 anni. Ma nel 1833 il Presidente USA Andrew Jackson revoca la licenza e ripone il controllo dell'emissione di denaro nelle mani dello stato. Per tutta risposta, i Rothschild decidono di esigere tutti i prestiti concessi alle imprese private e di ritirare denaro liquido dalla circolazione provocando una recessione e quindi una crisi finanziaria. Il 30 gennaio 1835 Richard Lawrence tenta di uccidere Jackson dopo un funerale, ma fallisce. Il coinvolgimento dei Rothschild nell'attentato non viene provato ma al processo Lawrence viene giudicato pazzo e quindi non condannabile! Nel 1841 il Presidente John Tyler continua nella politica di rinnovamento finanziario tenendo i Rothschild e qualsiasi idea di banca centrale fuori dalla porta. A questo punto i Rotschild si attivano, con l'aiuto della massoneria, per organizzare una guerra civile fra sudisti e nordisti. Allo scoppio della guerra il Presidente Lincoln e' costretto a ricorrere ad enormi prestiti per far fronte alle spese. Gli viene in aiuto la New York Bank (la piu' antica degli USA e di proprieta' dei Rothschild) che gli propone un prestito con interesse del 36%! Lincoln e' costretto ad accettare ma per evitare un tracollo finanziario decide di emettere i "greenbacks", dollari prodotti dallo stato senza interessi. Qualche mese dopo, Lincoln viene assassinato da John Wilkes Booth. Sara' stata una coincidenza ma dopo l'assassinio i greenbacks furono ritirati dalla circolazione. Nel 1881 il Presidente James Garfield ha solo il tempo di accusare l'elite dei banchieri come responsabili della crisi finanziaria e della recessione prima di essere assassinato appena 100 giorni dopo la sua elezione. Nel 1913, finalmente i Rotschild convincono il Presidente Woodrow Wilson ad emanare il decreto per la costituzione della Federal Reserve, la nuova banca centrale americana. I banchieri hanno finalmente la possibilita' di emettere dollari in quantita' da prestare allo stato e si mettono subito al lavoro per convincere Wilson a entrare in guerra; nel 1917, infatti, gli USA entrano nel primo conflitto mondiale. Da qui in poi, gli USA saranno sempre in guerra con qualcuno, alimentando il debito pubblico verso cifre astronomiche. Il 4 giugno 1963 il Presidente Kennedy emana l'Ordine Esecutivo n. 11100 che sancisce il ritorno immediato al governo del potere di emissione di denaro togliendolo alla Federal Reserve. Tutto tornera' alla normalita' il 22 novembre dello stesso anno, a Dallas. L'Ordine Esecutivo n.11100 e' ancora in vigore ma nessuno finora ha osato applicarlo.


Conclusione

Sopra abbiamo visto solo alcuni esempi dell'influenza che una famiglia potente come i Rothschild puo' esercitare sui governi "liberi ed eletti dal popolo". Nel mondo esistono solo cinque paesi le cui banche non sono ancora controllate dai Rothschild: Iran, Corea del Nord, Sudan, Cuba e Libia. Fino al 2003 erano sei; c'era anche l'Iraq.

mercoledì 15 luglio 2009

Lo strano caso della Fusione Fredda e del Rapporto 41 - Post 2

Nel 1989, due scienziati dell'Universita dello Utah, Stanley Pons e Martin Fleischmann, comunicarono al mondo una scoperta sensazionale: la fusione fredda. I due accademici avevano trovato il modo di riprodurre il fenomeno della fusione nucleare in laboratorio con un'apparecchiatura da 500 mila lire. Questo avrebbe consentito di produrre energia pulita in maniera illimitata e senza inquinamento. Dopo i clamori iniziali, la comunita' scientifica e i media si scagliarono contro i due scienziati additandoli come cialtroni, stregoni, pazzi. La loro scoperta non poteva essere vera e dunque si doveva trattare di una frode. Scienziati eliminati dal novero dei ricercatori, carriere stroncate e fine della fusione fredda.
Anche questa, come quelle che tratteremo in questo blog, e' una brutta storia di invidie, interessi politico-economici e di soldi, molti soldi. Vediamo di capirci qualcosa partendo dall'inizio.

Un po' di fisica
Negli ultimi duecento anni l'evoluzione industriale del nostro pianeta ha richiesto sempre piu' l'utilizzo di fonti energetiche; le maggiori sono sempre state il carbone, il petrolio e il gas naturale. Nel secolo scorso, gli studi sugli elementi radioattivi hanno aperto la strada a varie applicazioni tra cui quella militare (bombe atomiche) e sociale (centrali nucleari), fornendo una valida alternativa ai combustibili fossili che danneggiano l'ambiente. Il processo fisico usato nelle centrali nucleari e' quello della fissione nucleare (un atomo che si spezza in 2 o piu' parti liberando energia); molto semplicemente, l'energia prodotta da alcune sostanze radioattive (uranio, etc.) viene convogliata appositamente e sfruttata per la produzione di elettricita'. Sfortunatamente, quando queste sostanze perdono la loro "carica" non sono piu' utili e devono essere smaltite; questo comporta gravi problemi ambientali perche' nonostante queste non siano piu' utili per le centrali nucleari restano comunque radioattive per moltissimi anni. Si penso' allora di produrre energia utilizzando invece la fusione nucleare, un processo in cui gli atomi si uniscono rilasciando energia. Questo tipo di reazione non porterebbe alla produzione di scorie nucleari ma e' molto difficile da ottenere. Infatti, questo tipo di reazione richiede temperature e pressioni elevate dello stesso tipo che si hanno nel sole! Come si fa a creare sulla terra condizioni simili? Si costrusicono mega laboratori sotterranei, come il CERN in Svizzera o quello sotto il Gran Sasso, dove si cerca di ricostruire l'ambiente ideale (cioe' alte temperature, da cui il nome fusione calda) per riprodurre la fusione di 2 atomi, in genere idrogeno, e quindi il conseguente rilascio di energia. Ci provano da 50 anni ma ancora le centinaia di scienziati (con tutti i milioni di dollari utilizzati) che vi lavorano non sono riusciti a produrre risultati apprezzabili. Ad un certo punto, Pons e Fleischmann dichiarano invece di essere riusciti ad unire 2 atomi di idrogeno, formandone uno di elio, e a produrre una certa quantita' di energia in laboratorio con un'attrezzatura da pochi soldi e a temperatura ambiente (da cui il nome fusione fredda). Purtroppo, quando i due scienziati fanno l'annuncio non sono ancora in grado di spiegare tutti i dettagli dell'esperimento; questo fa si che, invece di chiedere ulteriore chiarezza per quella che poteva essere la scoperta del secolo, la comunita' scientifica emargini i due ricercatori come fossero ciarlatani.

L'Italia protagonista
Comunque, una notizia cosi' interessante non poteva passare inosservata. Alcuni scienziati un po' piu' "a mente aperta" pensano che valga la pena investigare questo fenomeno un po' piu' a fondo. Questi scienziati appaiono un po' ovunque nel mondo ma e' proprio in Italia che si forma un centro di eccellenza per la ricerca sulla fusione fredda grazie a ricercatori come Giuliano Preparata e Emilio Del Giudice e ai loro collaboratori. Nel corso degli anni vengono effettuati numerosi esperimenti; il team di italiani riesce a migliorare anche quelle parti in cui Pons e Fleishmann avevano avuto delle difficolta'. Insomma, incredibile ma vero: pare sia possibile riprodurre la fusione nucleare in laboratorio a temperatura ambiente con pochi soldi. Sembra talmente vero e fattibile che persino alcuni amatori come Renzo Mondaini riescono a riprodurre l'esperimento a casa propria! Del caso si occupa anche la trasmissione "Report" in una puntata del 1997. Nel 1999, il noto scienziato Carlo Rubbia diventa direttore dell'ENEA e promuove un progetto di ricerca ufficiale per far luce sul mistero della fusione fredda. Il laboratorio di Frascati si mette al lavoro per tre anni giungendo a delle conclusioni di eccezionale portata: il lavoro viene presentato come "Rapporto 41". I fisici Del Giudice, Deninno e Frattolillo inviano il rapporto a Rubbia ma dopo qualche entusiasmo iniziale la ricerca finisce nel dimenticatoio; nessuna rivista scientifica si preoccupa di pubblicarla, Rubbia diventa irreperibile e tutto cade nel nulla, senza una spiegazione. Dello sconcertante caso si occupa anche una bella inchiesta di Rainews24.

Conclusione
Ci sono due fattori che devono far riflettere. Primo, il lavoro degli scienziati che si occupano di fusione fredda viene regolarmente ignorato, dileggiato e accantonato. Secondo, e' noto che nonostante l'operazione di facciata "la fusione fredda non esiste e chi se ne occupa e' un cazzone" esistono molte industrie multinazionali che segretamente si occupano di studiare il fenomeno piuttosto alacremente. Al 2000, infatti erano stati depositati ben 228 brevetti su studi relativi alla fusione fredda da compgnie quali Toyota, Mitsubishi, Canon, Hoepfl, Eneco e universita' varie. E' ovvio che la faccenda ha dei risvolti notevoli dal punto di vista economico e politico. Un sistema energetico basato sui principi della fusione fredda sarebbe devastante per le grandi compagnie petrolifere e per tutto l'indotto; inoltre, il fatto che privatamente si eseguano studi ed esperimenti mentre pubblicamente non si da' un euro ai ricercatori rafforza l'idea che la lobby degli scienziati coinvolti nella fusione "calda" sia molto potente e non sia per niente propensa a perdere i lauti finanziamenti ne' tanto meno il loro prestigio professionale di guru della ricerca nucleare. Tutto cio' richiede ovviamente grandi connivenze fra politici, scienziati e banche. Finche' si continuera' a ragionare e ad agire in questo modo non si andra' da nessuna parte; quando la conoscenza e il potere restano sempre nelle mani di una elite di pochi l'umanita' fara' passi da gigante solo se programmati, possibilmente in tempi di guerra, e ad orologeria.
Giuseppe

-Per saperne di piu': oltre ai video sopra linkati vi consiglio Roberto Germano, Fusione Fredda, Moderna storia di inquisizione e d'alchimia, Bibliopolis, 2000.

mercoledì 8 luglio 2009

Il mistero dei soldi comparsi - Post 1

Boom e recessioni
Come avvengono i boom economici e le recessioni o credit crunch? A sentire i media (asserviti al potere) sembra che questi eventi siano accadimenti ineluttabili dovuti a circostanze piu' o meno oscure e imprevedibili, all'andamento dei mercati, all'altalena delle borse, etc. Insomma, sono come i terremoti o gli uragani: avvengono e basta. Sta poi ai vari governi prendere delle misure per arginare i cataclismi finanziari (nel caso delle recessioni) o eseguire un piano concreto di investimenti e sviluppo (nel caso di una ripresa economica). Questo e' quello che piu' o meno sappiamo e che ci propinano: falso, ovviamente! I periodi ciclici di crescita e benessere economico e di stagnazione o recessione sono decisi dalle banche. Sono le banche che decidono il bello e cattivo tempo sulla finanza globale perche' sono loro che decidono la quantita' di denaro in circolazione. Ricordatevi che le banche sono raramente in concorrenza fra di loro; esse appartengono tutte ad un'elite di poche persone che non perdono tanto tempo a mettersi d'accordo sul da farsi. Il meccanismo e' diabolico e semplice al tempo stesso. Funziona cosi': in certi periodi il denaro in circolazione e' in gran quantita' e allora la gente spende di piu', le industrie producono di piu' perche vendono di piu' e si creano posti di lavoro - si innesta un circuito virtuoso grazie anche al fatto che i tassi di interessi vengono tenuti bassi. E' in questo periodo che la gente puo' indebitarsi maggiormente; compra un automobile piu' grande, va in vacanza in Australia, ha piu' possibilita' di ottenere un mutuo per la casa, etc. Insomma, ci si indebita perche' tanto in famiglia si lavora in due e con la carta di credito ce la si puo' fare. Dopo qualche anno arriva la fregatura. Le banche cominciano ad alzare i tassi di interessi, un punto alla volta fino a che diventa sempre piu' difficile e meno conveniente fare prestiti o investimenti, come conseguenza il denaro in circolazione comincia a diminuire, non si concedono piu' prestiti, si reclama la restituzione di denaro dalle piccole-medio aziende, etc. Risultato: alcune fabbriche chiudono, licenziamenti, meno soldi per pagare i debiti - si innesta un circuito economico catastrofico. Ad avvantaggiarsene sono sempre le banche perche' si impossesseranno della Mercedes che adesso non puoi pagare piu' (ma di cui magari avevi gia' pagato 3/4 delle rate!) o della tua casa. L'avvicendarsi di boom e recessioni e' creato apposta dalle banche per impossessarsi delle vostre ricchezze. Tenete conto che la banca non stampa mai i soldi necessari per restituire la cifra prestata piu' l'interesse. La conseguenza di cio' e' che qualcuno rimarra' necessariamente con il cerino in mano e sara' costretto a fallire. Per una spiegazione di questo sistema consiglio la visione di un video tratto dal film spagnolo El Concursante.

Soldi dal nulla
Ma come si fa a creare soldi dal nulla? Pensate che non sia possibile? Pensate che io sia pazzo? E' importante capire che per le banche l'intero sistema economico-finanziario e' un affarone senza possibilita' di perdite. Questo e' possibile grazie ad un meccanismo curioso, chiamato "riserva frazionaria", che consente alle banche di prestare soldi che non hanno! Per un comune cittadino sarebbe impossibile prestare qualcosa che non si possiede (forse anche illegale) ma per le banche e' possibilissimo. Comunemente, si ritiene che le banche prestino i soldi che altri correntisti hanno depositato presso di loro ma non e' cosi'. In realta' le banche possono prestare fino a 50 volte le riserve di liquidita' che posseggono realmente. La "riserva frazionaria e' la percentuale dei depositi bancari che per legge la banca è tenuta a detenere sotto forma di contanti o di attività facilmente liquidabili" (wikipedia). Questa percentuale e' del 2% ed e' stata stabilita dalla Banca Centrale Europea nel 2003 (negli altri paesi si hanno percentuali variabili, per esempio 0% in UK e 10% in USA). Questo significa che se una banca europea ha nelle sue casse 100 euro essa e' costretta a tenere solo 2 euro in contanti nelle casse, il che significa che puo' prestare i rimanenti 98 euro. Un artificio matematico quindi consente alla banca di accreditare del denaro in quantità superiori ai depositi che ha. Il calcolo ed il ragionamento sono complessi e li trovate spiegati su wikipedia e altri siti. Vi basti sapere che questo e' il meccanismo che consente alle banche di creare denaro dal... nulla. Se una banca vi presta 200.000 euro per comprare una casa voi non andate in banca con la valigia a ritirare i verdoni ma vi viene dato un assegno o, meglio ancora, la cifra viene trasferita da un computer ad un altro. Quando voi fate il versamento alla persona che vi ha venduto la casa questa poi li depositera' in un'altra banca e cosi' via. Di fatto si spostano solo cifre sullo schermo di un computer e nulla piu'. A parte i 200.000 euro dovrete anche restituire gli interessi, diciamo il 5%. La banca pero' da voi prendera' soldi veri e se non riuscirete a pagare la banca si prendera' la vostra casa, il vostro negozio o la vostra auto, etc. che sono verissimi.

I soldi scomparsi
I soldi contanti in banca servono solo per le operazione basiche di ordinaria amministrazione, per quei clienti che vanno al bancomat a ritirare soldi contanti, per chi ritira lo stipendio o la pensione, etc. Qualcuno si domandera': ma che succede allora se tutti i correntisti di una banca vanno a ritirare i soldi? Succede esattamente quello che e' successo tante volte nella storia di alcune banche piu' sfortunate e non asservite al sistema centrale e cioe' falliscono (o ci vanno molto vicino). Se alcuni media fanno uscire ad arte la notizia che una certa banca (per esempio la Northern Rock) sta per fallire, i correntisti, presi dal panico, faranno la fila agli sportelli per ritirare tutti i loro soldi, cosa che la banca non sara' in grado di soddisfare. Conseguenza: fallimento della banca, nazionalizzazione o acquisizione da parte di una banca piu' grossa per un tozzo di pane. I correntisti, in genere, non corrono pericoli di perdere tutti i propri soldi (come avveniva in passato) ma sicuramente vanno incontro a congelamenti dei propri conti, ritardi, e seccature varie e anche qualche perdita economica. Ecco perche' quando voi cercate di estinguere un conto in banca questa cerca di convincervi a non farlo. Perche' sui 5.000 euro che avete in banca come risparmi di una vita la banca puo' prestarne fino a 5.000 x 50 = 250.000 euro!

Conclusione
C'e' qualcosa che si puo' fare per difendersi da un sistema del genere? Evitare di indebitarsi se non e' strettamente necessario. Purtroppo l'erogazione a pioggia di carte di credito legata ad una pubblicita' martellante spinge le persone ad acquisti sempre piu' incontrollati di cose di cui forse non hanno neanche bisogno. Bisogna tornare alla vecchia regola del "se non ho i soldi non posso permettermelo". Ma allora uno che deve fare, una vita francescana? No, io penso che sia giusto rischiare ad indebitarsi per comprare una casa ma che lo sia meno per pagarsi 2 settimane di vacanze in Brasile o per un televisore superpiatto o una macchina piu' grande. Comunque la si pensi la cosa migliore da fare e' cercare di rimanere indipendenti ed evitare di fare prestiti per soddisfare bisogni futili o effimeri. Ricordate che il debito, anche se vestito con giacca e cravatta, e' schiavitu'.